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gdr: Papa Innocenzo XII, è tornato alla casa del Padre.

5 partecipanti

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Louis

Louis
Cardinale
Cardinale

"Sú, Padre Giuseppe siamo a Roma! Andate pure a svagarvi, ora ho tanto da fare, ci risentiremo per cena... " Disse, appena sceso dalla carrozza, il Cardinal Vescovo di Toscana, per poi congedarsi dal Vicario con un lieve sorriso.

S'incamminó quindi verso il Palazzo Apostolico, dove avrebbe dovuto incontrare Sua Santitá per avanzare egli alcune proposte...
Lungo la strada ebbe modo di riflettere e allietato dalla gradevole giornata di sole mantenné un passo lento e rilassato.

Dopo una lunga passeggiata giunse a Palazzo, e dopo aver chiesto indicazioni si recó davanti l'appartamento Papale, fremeva per vedere il Padre Santo e immediatamente bussó. Non ricevendo risposta insistette varie volte per poi rinunciare...
"Forse non é dentro, eppure mi era stato detto che lo trovavo qui..." Pensó.

Si affrettó a raggiungere la stanza di Suor Caterina, che da quando le condizioni di salute del Papa erano peggiorate si prendeva cura dello stesso.

Fortunatamente ella lo accolse subito con un cordiale sorriso:
"Vostra Eminenza, é un onore rivedervi, avete giá incontrato Sua Santitá? Avete fatto buon Viaggio? "
Mentre egli rispose: "Madre, il Padre Santo non é nel suo alloggio, dove potrá esser andato?"

Lei quasi spaventata: "Eminenza mi pare impossibile, l'ho lasciato pochi minuti fa mentre sfogliava alcuni testi!"

Una particolare preoccupazione colpí entrambi, quasi una sensazione di angoscia... Si precipitarono subito a chiedere alle Guardie Svizzere, per i Giardini e per le varie sale del Palazzo Apostolico!

Padre Louis sospettava fosse successo qualcosa di non buono, una sensazione forse irreale...

Rimaneva solo da accertarsi che il Santo Padre non fosse nel suo appartamento, nella speranza che si fosse addormentato o non avesse udito il bussare. Madre Caterina con le chiavi che gli erano state fornite, aprí la Stanza per rimanere poi basita dalla drammatica visione.

Mentre il Cardinale che la raggiunse dopo poco, rimase immobile ad osservare il Corpo di Sua Santitá Innocenzo XII che senza vita giaceva sul proprio letto.

Urbano IX

Urbano IX
Sua Santità il Papa
Sua Santità il Papa

La notizia giunse da ogni parte "Il Papa non risponde! Il Papa non risponde!" L'agitazione era tangibile in tutto il palazzo dei Papi.
Ildebrando venne interrotto mentre pregava in una cappella interna del Palazzo Apostolico da un frate che raccontò la cosa.
Non perse un attimo e si precipitò subito verso l'appartamento del Santo Padre, ove vi era Suor Caterina, Sua Eminenza Louis e altri che non era riuscito a riconoscere.

Si avvicinò al letto e quasi gli prese un mancamento al Cardinale, Innocenzo XII non rispondeva nemmeno a stimoli dolorosi, subito nell'immediato erano giunti dei medici i quali stavano facendo il tutto per tutto per rianimarlo ma i tentativi non stavano andando a buon fine.
Con delicatezza Ildebrando si avvicinò a Louis e disse:
"Fratello ma come è successo? Frà Gastoldo mi ha detto della cosa e mi sono subito precipitato qui, chi ha scoperto il misfatto?" Attendeva una risposta dal Cardinale..

Ello

Ello
Cardinale
Cardinale

Si, davvero. La notizia aveva raggiunto ogni singola abitazione in cui risiedeva un presbitero. Era nel suo ufficio quando Suor Caterina, mentre Cardinal Luois cercava il Santo Padre, venne da Cardinal Ello e gli disse cosa stava accadendo. Non fece in tempo ad alzarsi dalla sua scrivania, ed ecco una guardia che gli disse: Eminenza, gli altri porporati sono negli negli appartamenti del Pontefice, recatevi anche voi con urgenza.
La faccia della guardia non prometteva nulla di buono


Mai, neanche quando era un giovane novizio il Cardinale si azzardò a muoversi velocemente, neanche con un passo un po' più lungo del dovuto. Ma questa volta corse, corse verso gli appartamenti, rallentò solo in prossimità della porta che lo separava dagli altri Cardinali.

Le facce dei suoi fratelli dicevano tutto, spiegavano cosa stava succedendo. Ciò che il Santo Padre, una guida per tutti noi, aveva attraversato.

Barnaba Chiaramonti

Barnaba Chiaramonti
Cardinale
Cardinale

Il Cardinale Camerlengo era nella stanza del Santo Padre e dopo che i tentativi medici stavano sempre più fallendo non ottenendo alcuna risposta, disse ai medici di allontanarsi dalla stanza e di lasciare da soli lui stesso assieme ai cardinali nella stanza.

Era il momento di constatare la morte del Santo Padre, manovra che solo il Camerlengo poteva fare, cosi'li venne portato il martellino d'argento e per tre volte picchiettò la fronte del Santo Padre e altrettante volte lo chiamò per nome di battesimo:
"Antonio, Antonio, Antonio!"

gdr: Papa Innocenzo XII, è tornato alla casa del Padre. Images?q=tbn:ANd9GcRbMA_qGHMlo6KS8cNL_qJ__9-Nbv0RksvTvaW00yM4-5hbq8H87u7m7M0KCw

Cosi' il Camerlengo si rivolse verso gli astanti Cardinali e pronunciò la formula:

"Vere papa mortuus est"

Segui' silenzio e devozione, Antonio Pignatelli, Papa Innocenzo XII era morto.

I Cardinali assieme al Camerlengo cominciarono a recitare come da protocollo il "De Profundis"


De profùndis clamàvi ad te, Dòmine;
Dòmine, exàudi vocem meam.
Fiant àures tuæ intendèntes
in vocem deprecatiònis meæ.
Si iniquitàtes observàveris, Dòmine,
Dòmine, quis sustinèbit?
Quia apud te propitiàtio est
et propter legem tuam sustìnui te, Dòmine.
Sustìnuit ànima mea in verbo ejus,
speràvit ànima mea in Dòmino.
A custòdia matutìna usque ad noctem,
speret Ìsraël in Dòmino,
quia apud Dòminum misericòrdia,
et copiòsa apud eum redèmptio.
Et ipse rèdimet Ìsraël ex òmnibus iniquitàtibus ejus.

Urbano IX

Urbano IX
Sua Santità il Papa
Sua Santità il Papa

De profùndis clamàvi ad te, Dòmine;
Dòmine, exàudi vocem meam.
Fiant àures tuæ intendèntes
in vocem deprecatiònis meæ.
Si iniquitàtes observàveris, Dòmine,
Dòmine, quis sustinèbit?
Quia apud te propitiàtio est
et propter legem tuam sustìnui te, Dòmine.
Sustìnuit ànima mea in verbo ejus,
speràvit ànima mea in Dòmino.
A custòdia matutìna usque ad noctem,
speret Ìsraël in Dòmino,
quia apud Dòminum misericòrdia,
et copiòsa apud eum redèmptio.
Et ipse rèdimet Ìsraël ex òmnibus iniquitàtibus ejus.


Mentre ripeteva il De Profundis, l'emozione colse Ildebrando, le lacrime solcarono il suo volto, Egli era divenuto Cardinale proprio per sua nomina, era da sempre affezionato a Innocenzo in ogni sua azione, ed era sempre stato pronto ad ogni evenienza pur di servirlo con onore, rispetto e umiltà.
Adesso tutto precipitava, il camerlengo da li' a poco avrebbe fatto l'annuncio al popolo romano della morte del Pontefice, e presto si sarebbe dovuto recare in cappella sistina per il Conclave.
Tutto questo agitava l'animo del povero Ildebrando...

Louis

Louis
Cardinale
Cardinale

Il Cardinale rimase sulla porta ad osservare i Cardinali, I Sacerdoti ed i Medici che cercavano inutilmente di rianimare il Santo Padre, non ebbe la forza di avvicinarvisi né di emettere parola... Come se avesse capito che ormai per Sua Santitá Innocenzo XII non c'era piú alcuna speranza.
Una strana sensazione, un malessere interiore che lo distruggeva ma che voleva nascondere, del resto mai Louis avrebbe voluto far vedere il lato debole di sé, che era in realtá quello prevalente.
Sentí poi un sussurro che proveniva dalla voce di una cara conoscenza:

"Fratello ma come è successo? Frà Gastoldo mi ha detto della cosa e mi sono subito precipitato qui, chi ha scoperto il misfatto?"

Ildebrando, il Cardinal Ildebrando cercava la sua attenzione... Egli gli rispose quasi balbettando

"Cco...co..Conf.. Confratello Idelbrando... Non saprei risponderVi, io ero qui in visita... Sua Santitá era... non rispondeva..."

Il Cardinale cercava di mantenere un'aria composta anche se si poteva facilmente notare che era rimasto quasi traumatizzato dalla situazione...

Innocenzo XII, un Papa con cui egli aveva spesso collaborato, era appena stato dichiarato morto.

De profùndis clamàvi ad te, Dòmine;
Dòmine, exàudi vocem meam.
Fiant àures tuæ intendèntes
in vocem deprecatiònis meæ.
Si iniquitàtes observàveris, Dòmine,
Dòmine, quis sustinèbit?
Quia apud te propitiàtio est
et propter legem tuam sustìnui te, Dòmine.
Sustìnuit ànima mea in verbo ejus,
speràvit ànima mea in Dòmino.
A custòdia matutìna usque ad noctem,
speret Ìsraël in Dòmino,
quia apud Dòminum misericòrdia,
et copiòsa apud eum redèmptio.
Et ipse rèdimet Ìsraël ex òmnibus iniquitàtibus ejus.


Mentre pronunciava quelle parole rifletteva sul significato di tutto ció, su ció che il Cardinale avrebbe dovuto passare, tra Lutto e Conclave.
Louis non sarebbe tornato in Diocesi per lungo tempo...

Barnaba Chiaramonti

Barnaba Chiaramonti
Cardinale
Cardinale

Dopo la recita della preghiera il Camerlengo ritirò l'anello del pescatore che venne distrutto dallo stesso Camerlengo, tale cosa voleva significare la fine definitiva del regno di Innocenzo XII.

Dopodichè Barnaba ordinò di preparare la camera ardente del Santo Padre in basilica, cosi' ce anche i fedeli potessero vedere il corpo del Papa esposto e di sigillare la camera del Papa fino a nuova nomina del pontefice.

Nel frattempo il popolo romano e di tutto il mondo era in ansia per la situazione vigente, cosi' il Cardinale Camerlengo si diresse in Piazza per fare l'annuncio della morte del Santo Padre.

Giuseppe



Giuseppe stava girando per i giardini Vaticani, ammirandone tutta la loro lucentezza, quando arrivò una guardia svizzera che gli diede una terribile notizia. Sua Santità era appena deceduto.

Padre Giuseppe, corse di fretta e furia per recarsi all'Appartamento di sua Santità, vide i Cardinali riuniti in preghiera, alcuni piangendo anche, vide S.E. Louis gli appoggiò una mano sulla spalla e senza dire altro si unì alla preghiera.

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